05 settembre 2008

Episodio 4

Autore: Alessandro

I minuti passavano e Lothar iniziava a pensare che Samir gli avesse fatto uno scherzo. Ma continuò ad aspettarlo e per perdere tempo si mise a lanciare pietroline contro il muro, cercando di colpire un punto preciso.
Passata un'ora dal suo arrivo, decise di andare a cercare Samir, nonostante la foresta vicino la grotta era fitta e paurosa. Magari dopo un po' sarebbe andato a casa, sperando che fosse veramente uno scherzo.
Iniziò a camminare ascoltando i suoi passi rimbombare nell'ambiente chiuso, quando il loro rumore venne accompagnato da un sussurro.
«Lothar, sei qui?»
Era Samir.
«Che scherzo stupido! Io ho fame!» gridò Lothar.
«Shh! Non gridare!»
«Perché? Che succede?» chiese Lothar sottovoce.
«Mentre venivo qui ho visto un lupo e mi sono nascosto. Solo ora sono riuscito ad entrare nella grotta senza essere visto, ma il lupo è ancora qui vicino...»
«E ora che cosa facciamo?»
«Penso che prima o poi papà verrà a cercarci con qualcuno».
«E come fanno a trovarci qua dentro? La nostra grotta segreta... Se tu non fossi caduto quel giorno, non l'avremmo mai vista!»
Il giorno in cui scoprirono la grotta, Samir e Lothar si erano inoltrati nella foresta perché volevano scoprire dove portava il sentiero. Arrivati vicino al gruppo di salici, i bambini pensarono bene di appendersi ai rami degli alberi, ma il ramo di Samir si spezzò e quando lui toccò terra, perse l'equilibrio e cadde all'indietro nella grotta nascosta.
«Hai ragione, Lothar, dobbiamo tornare indietro e sperare che il lupo non ci veda.»
Insieme i due si avvicinarono alla tenda di foglie che li nascondeva dal sentiero poco lontano. Scostate le fronde, Samir spiò fuori e scrutò l'ambiente per qualche decina di secondi prima di sussurrare «andiamo».
Quando anche Lothar ebbe superato i rami, vide che il cielo era coperto, anche se faceva ancora caldo, e lo trovò strano perché quella mattina non c'era neanche una nuvola.
Attenti a fare meno rumore possibile, i due iniziarono a seguire il sentiero verso Tagor. Raggiunta la zona più fitta della foresta, Samir suggerì di correre per arrivare prima, anche se avrebbero fatto più rumore.
«Va bene, ma ricordati di non partire veloce o ti stancherai subito» disse Lothar, e i due partirono in una corsa contenuta riempiendo la foresta del rumore ritmico dei loro passi.
Ma qualcosa successe.
Qualcosa che non durò più di cinque secondi.

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