29 settembre 2008

Trasferimento alla fase 0.9

Autore: Alessandro

Il nuovo sito si trova all'indirizzo:

http://storyexperiment.wordpress.com/

Buona lettura!

25 settembre 2008

Preparazione al trasferimento

Autore: Alessandro

Ho aperto un blog open source bellissimo con tante funzioni (e mi fermo qui perché siamo su blogger.com), e quando trasferirò tutto il contenuto lì, avviserò e metterò un link.

ps. ne approfitto per scusarmi dell'attesa dell'episodio 5, ma finalmente è arrivato!

24 settembre 2008

Episodio 5

Autore: Alessandro

Mentre Lothar correva seguendo il suo amico da molto vicino, sentì dei rumori provenire dalla sua sinistra. Si girò ma non rallentò la corsa.
Dopo pochi secondi vide una sagoma grigia avvicinarsi a loro e gridò «Samir! Guarda!».
Il suo amico si girò appena in tempo: il lupo li aveva seguiti da lontano e ora stava correndo verso di loro, era vicinissimo... Spiccò un salto verso Samir, che si lanciò in avanti, mentre Lothar frenava bruscamente.
Il lupo durante il salto vide il movimento di Samir e si contorse per raggiungerlo e fermarlo, riuscendo a ferirlo sulla spalla sinistra con una zampata.
Mentre il lupo atterrava, Samir cadde perché aveva perso l'equilibrio e si strinse la spalla con la mano. Il lupo si girò subito e cominciò ad avanzare verso di lui, mentre il bambino cercava di rialzarsi.
Lothar intanto era paralizzato dalla paura, voleva aiutare l'amico a rialzarsi, a scappare. Voleva spaventare il lupo, voleva ucciderlo... Ma non poteva fare niente...
Vedendo che la sua preda stava per scappare, il lupo spiccò un altro salto, ma non appena toccò Samir con le zampe...
BOOOM!
Lothar cadde all'indietro, una luce accecante aveva accompagnato un tremendo boato.
Quando riuscì a vedere di nuovo, alcuni alberi dietro di lui avevano preso fuoco.
«Samir! Che cosa succede? Stai bene?» chiese Lothar verso il punto dove prima si trovavano il lupo e il suo amico, che era seminascosto da una nuvola di polvere sollevata dall'esplosione.
Ma il suo amico non rispose, così Lothar si rialzò e si avvicinò cautamente verso quel punto.
Vide che il lupo era stato ucciso dall'esplosione perché si trovava proprio dove era avvenuta, Samir era stato sbalzato un po' più indietro ed era a pancia in giù, apparentemente svenuto.
Lothar lo raggiunse e lo scosse. «Samir, svegliati, il lupo è morto!»
Poi decise di correre a casa e chiamare Alfred. «Torno subito, Samir, vado a chiamare tuo padre!»
E partì al massimo della sua velocità verso Tagor.
Sul confine della foresta incontrò Alfred e uno dei suoi amici, Tom. «Alfred, Samir sta male! Devi venire subito!»
«Perché siete entrati nella foresta?» Disse Alfred preoccupato, mentre i tre iniziarono a seguire il sentiero. «Io e Tom vi stavamo cercando da tutt'altra parte!»
«Che cosa è successo? Non è che stavate vicino al punto dove è caduto il fulmine, vero?» chiese Tom.
Quelle parole fecero crescere in Lothar una paura tremenda... Un fulmine? Ma io ero lì vicino, anche a Samir non sarà successo niente!
«Sì, eravamo proprio lì... vicino...» disse Lothar esitando.
«Cosa?» Esclamò Alfred, accelerando il passo.

10 settembre 2008

Problema tecnico

Autore: Alessandro

Mi è dispiaciuto tantissimo non aver potuto pubblicare altri episodi in questi giorni, ma mio cugino è rimasto senza computer e dobbiamo organizzare meglio i prossimi episodi perché il quarto l'aveva scritto anche lui, in maniera leggermente diversa.

Ora dovrebbe scrivere il quinto aggiungendo alcune cose che io non ho scritto e che saranno utili alla storia.

E' un po' complicato...

Comunque non c'è ancora molto da aspettare, intanto provate i nuovi strumenti che ho aggiunto al blog.

05 settembre 2008

Episodio 4

Autore: Alessandro

I minuti passavano e Lothar iniziava a pensare che Samir gli avesse fatto uno scherzo. Ma continuò ad aspettarlo e per perdere tempo si mise a lanciare pietroline contro il muro, cercando di colpire un punto preciso.
Passata un'ora dal suo arrivo, decise di andare a cercare Samir, nonostante la foresta vicino la grotta era fitta e paurosa. Magari dopo un po' sarebbe andato a casa, sperando che fosse veramente uno scherzo.
Iniziò a camminare ascoltando i suoi passi rimbombare nell'ambiente chiuso, quando il loro rumore venne accompagnato da un sussurro.
«Lothar, sei qui?»
Era Samir.
«Che scherzo stupido! Io ho fame!» gridò Lothar.
«Shh! Non gridare!»
«Perché? Che succede?» chiese Lothar sottovoce.
«Mentre venivo qui ho visto un lupo e mi sono nascosto. Solo ora sono riuscito ad entrare nella grotta senza essere visto, ma il lupo è ancora qui vicino...»
«E ora che cosa facciamo?»
«Penso che prima o poi papà verrà a cercarci con qualcuno».
«E come fanno a trovarci qua dentro? La nostra grotta segreta... Se tu non fossi caduto quel giorno, non l'avremmo mai vista!»
Il giorno in cui scoprirono la grotta, Samir e Lothar si erano inoltrati nella foresta perché volevano scoprire dove portava il sentiero. Arrivati vicino al gruppo di salici, i bambini pensarono bene di appendersi ai rami degli alberi, ma il ramo di Samir si spezzò e quando lui toccò terra, perse l'equilibrio e cadde all'indietro nella grotta nascosta.
«Hai ragione, Lothar, dobbiamo tornare indietro e sperare che il lupo non ci veda.»
Insieme i due si avvicinarono alla tenda di foglie che li nascondeva dal sentiero poco lontano. Scostate le fronde, Samir spiò fuori e scrutò l'ambiente per qualche decina di secondi prima di sussurrare «andiamo».
Quando anche Lothar ebbe superato i rami, vide che il cielo era coperto, anche se faceva ancora caldo, e lo trovò strano perché quella mattina non c'era neanche una nuvola.
Attenti a fare meno rumore possibile, i due iniziarono a seguire il sentiero verso Tagor. Raggiunta la zona più fitta della foresta, Samir suggerì di correre per arrivare prima, anche se avrebbero fatto più rumore.
«Va bene, ma ricordati di non partire veloce o ti stancherai subito» disse Lothar, e i due partirono in una corsa contenuta riempiendo la foresta del rumore ritmico dei loro passi.
Ma qualcosa successe.
Qualcosa che non durò più di cinque secondi.

03 settembre 2008

Episodi 2 e 3

Autore: velazquez

EPISODIO 2

La mattina seguente Lothar e Samir si svegliarono come sempre di buon mattino. Il programma della giornata era sempre lo stesso, a loro non dispiaceva affatto questa monotonia: si sarebbero lavati in fretta, sarebbero scesi in cucina e avrebbero fatto colazione con il resto della famiglia. Erano sempre affamati perché giocavano per quasi tutto il tempo senza interruzioni e avevano un gran bisogno di energie.
In quei giorni l'estate stava dando il meglio di sé, e quella mattina il tempo era splendido. Questo rendeva Samir e Lothar ancora più euforici perché potevano correre tutto il giorno e, una volta stanchi, potevano rifugiarsi nella loro grotta segreta, scovata proprio in una giornata come quella. Scesi in cucina diedero il buongiorno a Gilda e a Nora e si sedettero sul comodo divano a chiacchierare del più e del meno in attesa del dottore, non ancora pronto per la colazione. Di solito era puntuale e preciso, ma in quei giorni il lavoro era tanto, la gente si ammalava in continuazione e Alfred era stanchissimo.
Finalmente lo scricchiolio delle scale annunciò il suo arrivo e i due bambini si alzarono impazienti dal divano per sedersi al tavolo e mangiare la loro colazione.«Buongiorno!» esclamò Alfred: era gioviale come al solito nonostante la stanchezza si manifestasse con brutte borse sotto gli occhi e con una camminata ingobbita; si era perfino dimenticato di mettere i suoi occhialini.
La colazione fu stupenda: Samir e Lothar mangiarono di gusto accompagnati dal canto degli uccelli della foresta che arrivava chiaro attraverso la finestra aperta.
«Lothar, Samir» esordì Nora «mi raccomando, siate prudenti e non inoltratevi nella foresta. Quando c'è bel tempo è più pericolosa del solito».I bambini annuirono e come al solito Lothar rimase qualche secondo in più a guardare i suoi ipnotici occhi verdi. Alfred, accortosi di non avere gli occhiali, scompigliò i capelli ai bambini, li salutò e salì di sopra.
I bambini ricambiarono il saluto, baciarono le loro mamme e uscirono in giardino, pronti per una nuova avventura.

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EPISODIO 3

La mattinata passò tranquilla e felice: il bordo foresta era accogliente come al solito e l'ombra fatta dai giganteschi cipressi mossi dal vento era un piacevole ristoro dopo i cocenti raggi del sole.
«Lothar, è quasi ora di pranzo» fece notare Samir, «vediamo chi riesce ad arrivare primo alla grotta e poi torniamo a casa».
Disteso a occhi chiusi sotto un grosso cespuglio, Lothar ci pensò un attimo: il percorso per arrivare alla grotta lo aveva sempre spaventato perchè ad un certo punto la foresta iniziava ad infittirsi rendendo la strada sempre più buia e misteriosa. Ma non voleva che l'amico lo credesse un vigliacco, allora aprì gli occhi.
«Va bene» disse con voce incerta, e si alzò. Samir si accorse del tono dell'amico e così si affrettò ad aggiungere «Oggi pomeriggio volgio tornarci di nuovo!» e si inoltrò di gran carriera nella foresta.
Naturalmente Samir avrebbe finto un mal di stomaco pur di non tornarci poche ore dopo.
Dopo 10 minuti di corsa, Lothar non riusciva più a vedere Samir. Lothar era sempre stato più veloce di lui sulle lunghe distanze, nonostante le gambe più corte.
La sua spavalderia lo aveva spinto a rimanere da solo, e ora la paura cominciava ad assalirlo.
Continuò a camminare per un po', poi arrivò ad un bivio: non si ricordava quel posto e non ricordava quale strada si prendesse. Di solito lui e Samir andavano insieme camminando, e Lothar non si era mai preoccupato di imparare la strada. Non pensava che un giorno si sarebbe trovato da solo in quel posto.
Decise di andare a sinistra perchè gli sembrava la strada più buia: si ricordava che l'entrata della caverna era illuminata dal sole, nonostante fosse in una zona molto fitta della foresta.
Dopo pochi minuti iniziò a scorgere una luce un po' più forte in fondo al sentiero e accelerò: era spaventato a morte dai rumori della foresta e da quel senso di oppressione che gli alberi così fitti gli mettevano addosso.
Piano paino la luce aumentò fino a diventare fortissima per i suoi occhi abituati all'oscurità. Gli alberi andavano diradandosi e Lothar fu sicuro di aver preso la strada giusta perché notò che sulla sua destra iniziava ad alzarsi una piccola collinetta che, andando avanti avrebbe ricoperto la grotta insieme ad alberi di salici piangenti che avrebbero formato una specie di tenda davanti all'entrata.
Lothar frenò bruscamente quando si trovò in pieno sole e si coprì gli occhi con un braccio: finalmente era arrivato. Quando i suoi occhi si abituarono alle nuove condizioni, notò che Samir non era ancora arrivato: ne era sicuro.
Ma ora non voleva più stare da solo.
Entrò nella grotta scostando le foglie dei grandi salici e si inoltrò fin dove la luce poteva raggiungerlo. Lì si sedette assaporando il piacevole odore della muffa cresciuta su alcune aree delle fresche pareti rocciose.

01 settembre 2008

Episodio 1

Autore: Alessandro

Dal villaggio di Tagor i contadini rientravano alle loro case guardando il sole tramontare sulla cima degli alberi dell'enorme foresta vicina.
Due bambini, Lothar e Samir, avevano appena finito di giocare, e stavano tornano alla loro casa.
Non erano fratelli, anche se abitavano insieme da ormai 4 anni. Da quando, cioè, il padre e il nonno di Lothar sono partiti per chissà dove. Lui e sua madre Gilda andarono ad abitare a casa di Samir, ospitati dai suoi genitori Alfred e Nora.
Lothar aveva i capelli castano chiaro, quasi arancioni al riflesso rosso del sole. Quelli di Samir erano neri, Samir era poco più alto di Lothar, anche perché aveva 11 anni e Lothar solo 10.
Arrivati davanti casa, una costruzione con muri bianchi e dall'aspetto ben curato, con due piani e dei balconi al piano di sopra, i bambini andarono a lavare le macchie di terra che si erano procurati giocando e correndo durante il pomeriggio.
Entrati in casa andarono al piano di sopra, nella loro stanza, per asciugarsi. Avevano già deciso cosa fare: aspettare che tornasse il padre di Samir nella sala da pranzo. Accanto ad essa c'era la cucina che a quell'ora ospitava sempre le due madri, Gilda e Nora, intente a preparare la cena. Poteva capitare che qualcosa uscisse prima del dovuto, ma purtroppo non fu cos' quella sera.
Quando arrivò Alfred, un uomo magro e alto con capelli nerissimi e piccoli occhiali sulla punta del naso, la cena era pronta. Alfred salutò sua moglie, una donna dai capelli castano scuro e dagli occhi verdi di una sfumatura particolare che Lothar non si stancava mai di fissare. Sua madre invece era bionda e aveva gli occhi azzurri. A Lothar piacevano anche i suoi, ma lo strano colore degli occhi di Nora lo incuriosiva. Dopo aver salutato anche Gilda e aver spettinato i bambini, Alfred si sedette a tavola, e lo fecero anche le due donne quando ebbero finito di servire il cibo.
A cena Samir si divertiva a fare dei giochi e degli scherzi per far ridere Lothar, per l'esasperazione di sua madre, e Alfred parlava dei suoi pazienti, ignaro che quando non ci fosse, i suoi argomenti condivano i pettegolezzi che Gilda e Nora scambiavano con le loro amiche.
Un'altra cena era dunque finita, quindi un altro giorno.
L'ultimo giorno.
Prima che la vita di Lothar cambiasse per sempre.

30 agosto 2008

Primo episodio pronto, o quasi

Autore: Alessandro

Ho scritto il primo episodio, ma non ci sono ancora nomi...

Ciò che mi serve sono 3 nomi maschili, 2 femminili e 1 nome buono per un villaggio.

La storia si svolge in un mondo fantastico medievale (come The Lord Of The Rings e Inheritance Cycle).

Appena inserisco i nomi nel testo che ho già scritto, finalmente potrò pubblicare questo tanto atteso primo episodio.

P.S. Ho scritto quei titoli in inglese perché non li ho mai letti in italiano, ma solo nelle versioni originali scritte dagli stessi autori senza rivisitazioni dovute alle traduzioni. Ho letto anche Harry Potter fino al 6 in italiano, ma leggendo le versioni originali ho visto quanto la traduzione ha influito sulla storia, e il 7 l'ho letto solo in inglese (ovviamente appena uscì). Come farò anche per Brisingr il 20 settembre.

29 agosto 2008

Anche oggi niente

Autore: Alessandro

Oggi non ho scritto niente, è che sono indeciso se usare nomi stile Tolkien, o riciclare alcuni dei nomi che avevo inventato per il racconto che citavo nel primo post.

Domani ne parlo con mio cugino e vediamo insieme di fare qualcosa di buono entro domenica.

Intanto date un'occhiata al blog che ho creato oggi (link a destra).

A presto!

28 agosto 2008

Un nuovo arrivato

Autore: velazquez

Ciao a tutti...

Mi chiamo Giuseppe e sono il cugino di Alessandro in arte Ciaolo... Sono qui perché siamo appassionati entrambi di storie al limite dell'impossibile, di avventura e di fantascienza, di magia e di guerra... insomma cose così; a me era venuta in mente l'idea di scrivere un libro due anni fa...
Avevo incominciato ma rileggendolo mi sono accorto che la scrittura era forzata e infantile (avevo 15 anni).
Ora mi sento pronto soprattutto perché Ale mi ha fatto ricordare che ho un libro da scrivere.
Mi raccomando aiutatelo a trovare i nomi perché ne ha 300 mila milioni da trovare...io in fatto di nomi non sono un granché... e non sono di grande aiuto.

Ora devo andare... alla prossima!

Peppe(velazqueaz)

Trama completata

Autore: Alessandro

Ho finito di scrivere la trama approfondita e direi che non è niente male.

Se qualcuno avesse suggerito i nomi ora avrei iniziato volentieri a scrivere il primo episodio.

Suggeritemene qualcuno commentando questo post, così potrò iniziare anche domani.

Altrimenti inizierò quando finirò di inventarmi tutti i nomi e di assegnarli ai vari personaggi.

Ciao!

I nomi dei personaggi

Autore: Alessandro

Ho iniziato ad approfondire la trama, e ho deciso l'ambientazione. Quando la trama sarà completa inizierò a scrivere gli episodi (quello che vi interessa di più, vero?).

Vi chiedo di inviarmi delle liste di nomi che vorreste farmi usare. Per farlo inviate un commento, e se non volete che io lo pubblichi, basta scriverlo nel commento stesso.

Ricordo a chi non l'ha fatto di votare per il sondaggio che si trova a destra.

Ciao!

P.S. Ho aggiunto una semplice chat, o guestbook, divertitevi.

26 agosto 2008

Piccolo passo avanti

Autore: Alessandro

La trama a grandi linee l'ho già programmata, quello che mi manca è approfondirla dopo aver deciso un'ambientazione (fantastica o reale).

Se qualcuno ha qualche richiesta può inviare un commento a questo post.

Chiedo per favore a tutti i visitatori di partecipare al sondaggio a destra.

Ciao!

25 agosto 2008

Benvenuti in Story Experiment

Autore: Alessandro

Ciao a tutti

A quelli che mi conoscono chiedo scusa per il mio blog dell'università, ma non sono riuscito a tenerlo aggiornato...

A quelli che non mi conoscono dico grazie per aver visitato il blog e soprattutto per essere così gentili da leggere i post.

Questo blog vuole essere una specie di "prova" per una storia che inventerò.

Per storia intendo un lungo racconto che in teoria dovrebbe essere pubblicato in più di un libro.

Infatti è da circa tre anni che sto sviluppando la trama di una bella storia. Non sarà quella che seguirò qui, ma cercherò di inventarmi qualcosa di piacevole per voi lettori, e di soddisfacente (e utile) per me. La trama devo ancora deciderla, ma non ci metterò molto. A tempo debito cambierò il titolo del blog e anche il suo indirizzo se posso.

Potrete commentare i post liberamente, cercando di evitare parolacce perché non posso censurare ma solo eliminare i commenti. Ogni critica costruttiva è bene accetta. Creerò anche dei sondaggi che voi potete utilizzare per dirmi il vostro pensiero.

Dato che non ho ancora una trama, se qualcuno vuole darmi dei suggerimenti generali tipo ambientazione e datazione, può farlo commentando questo post. Potete anche richiedere dei servizi dal blog, come ad esempio i temi dei sondaggi, la grafica ecc.

A destra potete trovare un sondaggio, uno strumento per iscrivervi ai feed (riceverete un riepilogo per ogni post e/o commento aggiunto al blog) e un archivio che conterrà i post di ogni mese.

Potete richiedere delle notifiche via e-mail dei post (ne posso inserire al massimo 10) e, se qualcuno vuole, può partecipare alla pubblicazione stessa dei post chiedendomelo.